
Itinerari
(Cliccare sulla foto per un ingrandimento e didascalia)
Vedi qui anche un ottimo lavoro fatto dai ragazzi della Scuola Media di Torno ... ►

Santa Tecla
La parrocchiale di Santa Tecla sorge in piazza Casartelli, a lago. In
origine romanica, venne ristrutturata nel XVII secolo e arricchita,
secondo il gusto del tempo, con una volta che nasconde alla vista
pregevoli affreschi. Recentemente restaurata, vi si possono ammirare
resti di affreschi del pittore tornasco Bartolomeo De Benzi, che, come
il conterraneo Andrea De Passeris, operò nella diocesi di Como negli
anni a cavallo tra il XV e XVI secolo.
San Giovanni
La chiesa dedicata a San Giovanni in stile romanico gotico sorge nelle
adiacenze del suggestivo cimitero. Costruita nel XII secolo, fu
restaurata e ampliata nel 1494. La facciata è stata restaurata nel 1999
in occasione del IX centenario della deposizione del Santo Chiodo a
Torno. Vi si accede attraverso un portale marmoreo quattrocentesco.
L'interno, a una navata, appare subito nella sua grandiosità e si
conclude nel presbiterio di stile barocco, chiuso da una cancellata.
Alle pareti si possono notare interessanti tele di varie epoche.
Villa Pliniana
Nel 1573 la fonte pliniana e alcuni terreni con mulini e case coloniche
furono acquistati dal conte Giovanni Anguissola, allora governatore di
Como. Nel giro di tre anni l’Anguissola fece costruire la villa. La
costruzione è ancorata alla roccia, sia nella parte a monte che nella
parte anteriore sul fondo del lago. L’apertura con arco a tutto sesto, a
filo d’acqua, accoglie lo scarico della fonte intermittente (descritta
oltre che dai Plinii anche da Leonardo da Vinci) quando si getta nel
Lario dopo avere attraversato il sottosuolo della corte ed essere
passata sotto il palazzo.
La villa, nel corso dei secoli è passata di proprietà diverse volte e ha
vissuto periodi alterni di splendore e di degrado. Ha avuto ospiti
famosi (Byron, Foscolo, Shelley, Stendhal, Berchet, Fogazzaro, Liszt,
Bellini, Rossini, Volta, Spallanzani, Napoleone, Giuseppe II d’Austria,
Francesco I e la regina Margherita di Savoia…) e oggi è in fase di
restauro. Visite guidate vengono organizzate periodicamente
dall’Amministrazione Comunale.

Montepiatto e la Pietra pendula
Montepiatto località montana del Comune di Torno, si trova a
un’altitudine di circa 600 m. s.l. m. La si raggiunge a partire da Largo
degli Alpini, da dove iniziano due sentieri più o meno della stessa
lunghezza (tre chilometri circa): uno, sulla sinistra, è percorribile
con mezzi fuoristrada per chi è munito di permesso (rilasciato dal
Comune di Torno per chi possiede un’abitazione propria o in affitto o un
terreno a Montepiatto); il secondo, sulla destra, si arrampica verso la
montagna con lunghe scalinate ed è percorribile soltanto a piedi. A metà
di questa mulattiera si incontra la “Roccia di san Carlo Borromeo”, un
masso erratico che secondo la leggenda il santo utilizzò per spiccare il
volo insieme alle monache dell’antico convento di Montepiatto, salvato
dalla peste nel 1598, e giungere così nel più breve tempo possibile al
Sacro Monte di Varese, dove sorgeva la casa madre delle suore. Giunti in
prossimità dell’abitato si incontra sulla destra una parete rocciosa
nella quale è presente una fenditura che ricorda la forma di una mano:
anche in questo caso la leggenda racconta di come san Carlo abbia
appoggiato la sua mano sulla roccia per far sgorgare limpida acqua e
abbeverarsi prima della partenza.
A Montepiatto vale la pena di raggiungere la chiesa, dedicata a santa
Elisabetta, che sorge in posizione panoramica sul lago. Nelle vicinanze
si trova la Pietra Pendula, un masso erratico di granito appoggiato
sopra una roccia di tipo calcareo; l’aspetto è quello di un enorme
fungo.
Da Montepiatto partono numerosi sentieri che esplorano le montagne
circostanti. Proseguendo verso nord si può raggiungere Piazzaga e Molina
di Faggeto Lario. Incamminandosi verso sud si raggiungono i monti di
Blevio e più oltre Brunate. Proseguendo invece la salita in costa alla
montagna si arriva al monte Croce d'Ardona (dove si trovano le rovine
dell'omonimo castello), e da lì ci si può inoltrare per tutti i percorsi
del Triangolo Lariano.

Piazzaga
Piazzaga, località montana del Comune di Torno, si trova a un’altitudine
di circa 550 m s.l.m.
Due i percorsi per raggiungerla: uno, pedonale, sale prima verso la
Valle di Travaina, nella zona dove si trovano gli avelli (antiche tombe
scavate nei massi granitici lasciati dai ghiacciai) e prosegue con un
ripido sentiero a gradini che raggiunge prima la cappellina e poi
l’abitato; l’altro prosegue la carrozzabile che conduce a Montepiatto.
E’ un anello suggestivo che permette, nelle diverse stagioni, non solo
di attraversare prati ricchi di fiori, boschi di castagni e di faggi, ma
anche di ammirare scorci di lago, valli, acque sorgive, torrenti,
cascine, cappellette.
Gli Avelli
Gli avelli meritano una piccola deviazione sul percorso pedonale che
conduce a Piazzaga. Superata una “porta” in pietra dove, secondo la
tradizione, si lascia un sasso quale simbolico pedaggio, si giunge a un
ponte che supera la Valle di Travaina. Oltre il ponte si svolta a
sinistra passando davanti a una cappelletta votiva e ci si inoltra nel
bosco, abbandonando la valle. Dopo qualche minuto di cammino si
oltrepassano vecchie cascine abbandonate (località Negrenza) e si
raggiunge il primo dei tre avelli della zona. Poco oltre lungo il
sentiero ci si imbatte nel secondo. Per raggiungere il terzo, il più
imponente, in località ai Piazz, si percorrono alcune centinaia di
metri. Si prosegue lungo il sentiero e si ritorna quindi sul tracciato
che conduce a Piazzaga.
Massi erratici di serizzo ghiandone scavati all’interno per diventare
tombe, destinate a principi o guerrieri, gli avelli riconducono a un
passato lontano, secondo gli esperti ai secoli successivi alla caduta
dell’Impero Romano d’Occidente, quando l’Italia vide il passaggio di
popolazioni diverse, provenienti anche da molto lontano.

Strada Regia
La Strada Regia collega Como a Bellagio in un tracciato lungo circa 32
chilometri interamente, o quasi, pedonale. Da Torno è possibile
percorrere i tratti che conducono verso Brunate (proseguendo la pedonale
per Montepiatto) e verso Faggeto Lario. La Comunità Montana del
Triangolo Lariano, che ha recuperato gli antichi sentieri, ha disposto
anche una segnaletica precisa che permette agli escursionisti di
raggiungere le mete preferite.

Tours
(Click on the photo for an enlargement and caption)

Santa Tecla
The parish church of Santa Tecla, surrounded by the piazza Casartelli,
faces the lake directly. Of Romanesque origins, it was redecorated and
reshaped according to the tastes of the age, in the XVII century, with
an added counter-vault that since then has hidden some noteworthy
fresco-works from sight. Recent restorations have uncovered fragments of
frescoes by the Torno painter Bartolomeo De Benzi who, together with his
fellow-citizen Andrea De Passeris operated as painters for the bishopric
of Como as the XV century turned into the XVI century.
San Giovanni
The church of San Giovanni (Saint John), bordering onto the steeply
sloping churchyard, was built in the XII century in Romanesque/Gothic
style. The complex was modified and enlarged in 1494. In occasion of the
900th Jubilee for the Deposition of the Holy Nail in Torno, the façade
was cleaned and restored in 1999. The marble portal dates from the XIV
century. The majestic single nave leads to a railed-in Baroque chancel.
The walls are hung with interesting works of painting from various
epochs.

La Villa Pliniana (Pliny's Villa)
In 1573 Pliny's Well and it's surrounding land with farmers' cottages
and water-mills were acquired by Count Giovanni Anguissola, the then
Governor of Como. The villa was erected within the three next years.
On the land-side the building is dug into the bedrock, while on the
lake-side it rests directly on the lake's bottom. The central archway at
lake-level lets out the flow from the intermittent well, that after
being studied and described by Pliny Sr. and Pliny Jr. also was brought
to following ages' attention by Leonardo da Vinci. The well's waters run
under the building and through the basement of the central courtyard
before throwing itself into the lake.
Throughout the centuries the property has changed ownership many times
and has had an impressive series of famous guests, i.e. Lord Byron, Ugo
Foscolo, P. B. Shelley, Stendhal, Franz Liszt, Vincenzo Bellini,
Gioacchino Rossini, Alessandro Volta, Napoleon Bonaparte, Joseph II of
Austria, Francis I and Queen Margherita of Savoy, just to mention some.
The villa has been recently restored and guided visits are periodically
organised by the Municipal Administration.
Montepiatto and the Pietra Pendula (the Suspended Stone)

Montepiatto is Torno's hilltop community at an altitude of 600 m (appx.
1 800 ft) above sea-level - 400 m (1 200 ft) above the lake-level.
From the Largo degli Alpini square at the topmost edge of main-body
Torno two roads of appx. equal lenght lead to Montepiatto. The left-hand
cart-road admits only motorised transit by the area's landowners or
tenants holding special 4WD-vehicle permits, issued by the Municipal
Authorities. The right-hand path climbs steeply up the hillside in a
succession of long flights of shallow steps, as fit for load-carrying
mules. Halfways along this mule-path one comes upon the errant ice-age
boulder of Roccia di San Carlo Borromeo (the Rock of St. Charles
Borromeo). Legend tells that together with the nuns from the ancient
nunnery of Montepiatto, the Saint took off from here, thus saving the
good sisters from the Plague of 1598, alighting on the Holy Mountain of
Varese (il Sacro Monte di Varese) where the nuns' mother-convent was
located. Furthermore a hand-shaped split in the right-hand-side rockface
along the path, is said to have appeared as the Saint applied his hand
to the rock to have a jet of fresh drinking-water spring out before the
journey. In a dominating and panoramic position the Montepiatto church
of Saint Elisabeth is well worth a visit. Close by is the Pietra
Pendula, consisting of an ice-age granite boulder suspended in
equilibrium on the apex of a limestone rock; the whole structure
resembling a huge mushroom.
From Montepiatto a series of footpaths and drovers' paths fan out
towards the surrounding villages: Piazzaga, Molina and Faggeto Lario to
the North; Blevio and Brunate above Como to the South. Climbing to the
top of the mountain one hits upon the ruins of the Monte Croce d'Ardona
Castle (XIX century).
Piazzaga
At 550 m above sea-level (appx. 1 650 ft), Piazzaga is another of
Torno's mountain-boroughs. It can be reached along two different routes.
Either following a foot-path that winds it's way through the Travaina
Valley and the avelli-sepulchre area, ending in a steeply climbing suit
of steps that lead straight to the Piazzaga chapel and borough itself
immediately beyond it; or the cart-road that takes off from the one
leading to Montepiatto. It is a pleasant circuit in all seasons,
affording not only beech and chestnut woods, flowering fields,
clearwater brooks and waterfalls, farmland buildings, roadside chapels,
but also splendid glimpses of the lake.

Gli avelli (The avelli-tombs)
The avelli are well worth some sidesteps from the main-path to Piazzaga.
Once having come through a "gate" in the rock, where traditionally one
was wont to leave behind a pebble as symbolic gate-toll, the path
proceeds across the bridge spanning the Travaina Valley. Turning to the
left after the bridge, passing in front of a votive chapel and entering
the woods, the valley is left behind. Within a few minutes' walk past
the abandoned farmsteads of Negrenza, one will hit upon the first of the
area's three avelli, followed shortly by a second one. Successively the
third and most important one will be found after another few hundred
meters (100 m = appx. 330 ft) on the spot called "ai Piazz". Proceeding
along the path it will eventually lead back to the Piazzaga main-path.
Reserach has shown that these partcular carved-out tombs were destined
for some of the lords and warriors of certain of the foreign tribal
peoples that overran Italy after the collapse of the Roman Empire.
La Strada Regia - the Royal Road
The Royal Road between Como and Bellagio is some 32 km (20 miles) long
and almost entirely reserved for hikers. From Torno small signposts will

either lead you southwards to Brunate above Como (partly following the
drovers' path to Montepiatto), or northwards to lakeside Faggeto Lario.
The Consortium of Mountain Communities of the Larian "Y"-triangle has
provided the territory with an accurate signposting of various
itineraries that will take hikers to their chosen destinations.
Translated from the Italian by O.J. Norbye,
Torno 2007